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Piccola cosmogonia portatile

Lettura, glossario e canzoni sotto astri, atomi e vulcani con Gemma Hanson Carbone, Raffaella Misiti (voce), Annalisa Baldi (chitarra) e Ettore Perozzi (commento).

 

Un delizioso e beffardo big-bang della "poetese": pubblicata nel 1950, la "Petite cosmogonie portative" di Raymond Queneau è un ambizioso tentativo di risvegliare il genere da lungo tempo assopito della cosmogonia in versi, riaggiornandolo alle più recenti scoperte scientifiche infarcite dei toni surreali e dei vari giochi di parole tanto cari al poeta francese. Queneau compone una riscrittura precisissima e rocobolante del De Rerum Natura di Lucrezio dove, ricamando calembour, argot, bisticci verbali e fonetici in rigorosi versi alessandrini, esplora gli orizzonti dell’astronomia, della geologia, della biologia e della chimica per arrivare a trasmettere una sorta di commozione cosmica riflessa dalle vicende dell’universo e dell’uomo. Intraducibile per definizione, almeno secondo il divertito parere di Italo Calvino, offriamo al pubblico della Festa una lettura giocosa di questo poema scientifico e impetuoso, con le canzoni, scritte da Queneau stesso, interpretate da Raffalla Misiti e Annalisa Baldi e l'esclusivo glossario unplugged curato da Ettore Perozzi.

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